Tragitto
del Battaglione Saluzzo Da Demonte a Borgo San Dalmazzo il
Battaglione si sposta a piedi. Borgo San
Dalmazzo, 5 agosto 1942, su quattro tradotte il
Battaglione Saluzzo parte con destinazione Caucaso. Cuneo,
Torino, Milano, Brescia, Verona, Gorizia, Passo di Piedicolle,
Villaco, Monaco, Dresda, Varsavia, Kiev, 19 agosto arrivo a
Izjum - tot. 3500 chilometri.
Permanenza
a Izjum fino al 27 agosto, in attesa degli altri Battaglioni
della Cuneense che già diretti verso il Caucaso, in base ai
nuovi ordini la destinazione cambiava con il fronte del Don per
dare il cambio a truppe tedesche destinate ad altri settori.La
divisione Cuneense, che conta 17460 alpini, da Izjum,
il 27 agosto si mette in marcia, a tappe di circa trenta
chilometri al giorno attraversa le città di Starobelsk e
Millerovo dove la divisione viene attaccata dall'aviazione
russa, ma senza subire perdite. La marcia continua per
Kantemirovka e Rossosk, arrivo a Ternovka dov'è previsto
l'impiego del Battaglione sul fronte della Divisione Sforzesca.
Il 20
settembre,
dopo trecento chilometri di marcia, il "Saluzzo" giunge a Topilo,
il paese è infestato dai topi, il comando di Battaglione
istituisce una taglia: una sigaretta "milit" in cambio di dieci
topi uccisi. Di notte soventi attacchi da parte dei partigiani
russi; la 21 a compagnia è sovente impiegata in azioni di
rastrellamento. Il "Saluzzo"
a Topilo costruisce ricoveri per armi e munizioni e bunker in
vista dell'alloggiamento dell'inverno, inoltre viene usato per
il trasporto coi muli al fronte tenuto dai battaglioni "Borgo
San Dalmazzo" e "Dronero".
Nei primi
giorni di ottobre,
la Cuneense sostituisce la divisione tedesca del generale Blok e
prende la sede di comando: ad Annovka il 1° Reggimento Alpini, a
Kresatik il 2° Reggimento Alpini.
Il fronte
assegnato alla Cuneense è disposto sulla riva destra del Don da
Karabut a Novaja Kalitva. La dislocazione da nord a sud dei
battaglioni è la seguente: Ceva, Mondovì, Borgo San
Dalmazzo, Dronero, Saluzzo, a Loscina
sul Kalitva a circa otto chilometri dal fronte, stazionano la 2a
sezione di sanità, la 2a sezione sussistenza e il nucleo
salmerie con viveri e munizioni. A Rossosc duecentocinquanta
muli sono addetti al trasporto viveri, Nelle alture di Staraja
Kalitva, oltre il 2° Alpini è schierato il Battaglione Val Po'
del 4° Artiglieria Alpini.
Il 18
ottobre il "Saluzzo"
presidia la zona di Staraja Kalitva sul Don, il fiume divide i
due eserciti, neanche un chilometro tra gli Alpini e i Russi. Il
Battaglione Saluzzo copre un fronte di sette chilometri, alla
sua destra inizia con la 23a (capitano Enrico Pennacini)
compagnia e termina con la 21a compagnia (capitano Chiaffredo
Rabo di Sampeyre). Il Battaglione Saluzzo è appoggiato dalla 72a
batteria del gruppo Val Po' e dalla 4a batteria del 2°
Reggimento a cavalleria. Il
Battaglione Saluzzo è il punto di congiungimento tra il corpo
d'armata alpino e il 2° corpo d'armata di fanteria. Il
Battaglione costruisce velocemente e bene opere difensive ben
fortificate. In venti giorni costruisce trenta postazioni e
venti ricoveri con finestre, porte e stufe. Vengono costruiti
profondi camminamenti protetti da reticolati, fosse anticarro e
posizionamento mine. A dicembre
il Don è completamente gelato, tra le due linee non esiste più
lo sbarramento d'acqua. Il termometro scivola a -30 sotto zero.
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